IL BATTAGLIONE SANTA BARBARA

(di Alessandro Mella ed Alessandro Fiorillo)

Il Ruolo dei Vigili del Fuoco nella progettata ma mai realizzata invasione di Malta.

Siamo nei difficili anni della Seconda Guerra Mondiale, nel 1942, quando lo Stato Maggiore del Regio Esercito progettò di invadere l'Isola di Malta, strategico possedimento britannico nel Mediterraneo, dal quale partivano gli aerei e le navi per dar la caccia alle unità italotedesche.

Fin da subito ci si rese conto che la difficoltà maggiore per uno sbarco su Malta era rappresentata dalle alte coste dell'isola. Per superare queste scomode scogliere, i Generali pensarono di montare le volate delle autoscale dei pompieri su dei zatteroni, e quindi farvi passare le truppe. Iniziò così la requisizione di molte autoscale dei vigili del fuoco. Si pensò anche di impiegare in questa difficile operazione una squadra speciale di vigili del fuoco, non è chiaro se soltanto per manovrare le autoscale sui zatteroni o anche per partecipare alle battaglie sull'isola. Alla base del progetto c'era l'intento di evitare che le truppe rimanessero inchiodate nei pressi delle scogliere, cosa che avrebbe portato ad un rapido fallimento dell'operazione. Ma altrettanto complicato doveva essere il far salire centinaia o forse migliaia di soldati sulle autoscale dei pompieri, un'operazione lenta e complicata, specie sotto il fuoco nemico. I progetti andavano avanti, e il 26 agosto del 1942, in gran segreto, il Direttore Generale Alberto Giombini chiese a tutti i comandanti dei 94 corpi di trasmettergli quanto prima una lista di aspiranti vigili da inserire nel Battaglione. I volontari furono molti, anche più del previsto, e la selezione fu rigida.

Il 5 ottobre del 1942 tutti i prescelti raggiunsero la Stazione Termini a Roma, e furono mandati presso le Scuole Centrali Antincendi dove furono accampati con tende nei pressi di un campo dove dopo la guerra sorgeranno gli alloggi per il personale delle Scuole (il villaggio).

Durante quei giorni di fervidi preparativi, si prescrisse l'uniforme modello 40 da Vigile per tutti, ufficiali compresi (caratteristico il basco che caratterizzerà le poche immagini esistenti dei vigili del battaglione, alcune scoperte di recente). Il Comando del reparto venne affidato all'Ing. Osvaldo Piermarini, che nel dopoguerra sarà Comandante delle Scuole Centrali Antincendi. Al Battaglione venne dato anche un motto, il seguente: Vigiles Victoriam Anhelantes .

Ma già verso la fine del mese (ottobre 1942), il progetto di invadere Malta (Operazione C3 o Hercules per i tedeschi) decadde completamente, e venne quindi rotta la segretezza del Battaglione. Nel frattempo nelle città italiane aumentarono le incursioni degli aerei alleati, e l'8 novembre 1942 la Direzione Generale dei Servizi Antincendi divise il Battaglione in 5 Centurie di 120 uomini e 3 ufficiali ciascuna, da inviare in rinforzo nelle città più colpite dai bombardamenti. A Roma, sebbene la Capitale non fosse ancora stata bombardata (il primo bombardamento fu quello del 19 luglio 1943), venne inviata la quarta Centuria. Le autoscale che erano state requisite per la progettata invasione di Malta vennero rimontate sui telai degli autocarri e restituite ai vari corpi. Raggiunte le città d'assegnazione, le Centurie del Battaglione vennero parzialmente rese autonome, sotto il controllo dei comandi locali. Ai primi di dicembre il Comando del Battaglione (che nel frattempo aveva chiesto al personale di comunicare in modo scritto se intendesse rimanere alle Centurie o rientrare ai vari comandi in vista della smobilitazione) trasmise gli attestati da consegnarsi nel corso delle celebrazioni di Santa Barbara (l'unico esemplare noto di questi attestati è in mostra presso i locali del Museo Storico Roma città del fuoco), insieme ad un premio in denaro così quantificato:

  • Marescialli £ 500
  • Brigadieri £ 300
  • Vice Brigadieri £ 250
  • Vigili Scelti £ 200
  • Vigili £ 150 circa

La smobilitazione ufficiale del Battaglione ci fu il 15 dicembre 1942. Nonostante lo scioglimento, i componenti restarono iscritti nei quadri del Battaglione (e continuarono a fregiarsi dello speciale scudetto loro assegnato), perché l'amministrazione si riservava di radunarlo di nuovo qualora si fosse reso necessario. La maggior parte degli ex componenti del Battaglione finì quindi nelle Centurie mobili appositamente create sulle ceneri dello stesso, o tornò presso i Comandi di appartenenza. La sede della quarta Centuria, quella di Roma, fu posta in alcuni locali a Piazza Zama (nel Museo Storico Roma città del fuoco una foto d'epoca mostra i componenti della quarta centuria a Piazza Zama).

La vita del Battaglione Speciale Vigili del Fuoco, meglio conosciuto come Battaglione Santa Barbara, si consumò quindi nel breve ma intenso periodo che andò dall'8 novembre al 15 dicembre 1942. Ma i suoi componenti furono protagonisti di eroiche imprese di salvataggio e soccorso durante i difficili mesi nel corso dei quali le città italiane furono pesantemente bombardate.

Si ringrazia il VF Ferruccio Esibini del Comando di Roma per la preziosa documentazione fotografica fornita e ora conservata e in mostra al Museo Storico Roma città del fuoco.
All Rights Reserved 2006.